RIFLESSIONI

TASSA SUI RIFIUTI RACCOLTI IN MARE DAI PESCATORI

UNA VERGOGNA SENZA PRECEDENTI

Nuova tassa dell’Europa sui rifiuti pescati in mare e conferiti in porto dai pescherecci, arriva lo stop del presidente della commissione regionali Affari europei ed internazionali, «Una penalizzazione ingiusta ai piccoli porti ed alle loro marinerie.».

L’atto elaborato dall’Europa relativo agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, compresi i pescherecci”, modificherebbe le attuali disposizioni in materia, introducendo una tariffa a carico degli armatori delle navi e dei pescatori per il deposito a terra dei rifiuti rinvenuti in mare, diversi dai residui del carico e dai rifiuti prodotti dall’imbarcazione stessa.

Una norma assurda che penalizza i proprietari delle navi ed in particolare i pescatori, sui quali graverebbero ulteriori costi. Spese da sostenere, per di più, per fornire quello che è di fatto un servizio alla comunità per la pulizia del mare. La norma penalizza anche i piccoli porti che dovranno dotarsi di nuovi impianti di conferimento. Ma si tratta anche di disposizioni che frenano l’obiettivo di liberare il mare da plastiche ed altri materiali inquinanti che quotidianamente vengono recuperati dai pescherecci durante la loro consueta attività. Appare, dunque, paradossale che invece che incentivare le operazioni di recupero dei rifiuti svolte dagli equipaggi, li si tassi per il lavoro che svolgono. Ricordo che attualmente pescherecci e navi corrispondono tariffe per lo smaltimento dei rifiuti di bordo prodotti dalle stesse imbarcazioni.