COMUNICATI
Petizione contro allevamento mitili Monte D'Oro
Al Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e il Turismo
Al Presidente della Regione Lazio
Al Commissario del Comune di Minturno
OGGETTO: Impianto di mitilicoltura nel tratto di mare a Sud-Est di Monte d’Oro di Scauri
I sottoscritti cittadini, premesso che:
a) la Giunta Regionale con delibera del 19 febbraio 2010, n. 116 (DGR) per perseguire gli obiettivi di qualità delle acque e della riduzione e prevenzione dello stato di eutrofizzazione delle stesse, ha designato quale Area sensibile l’area del Golfo di Gaeta individuata come: “Tratto di mare compreso tra la linea di costa e la linea di congiunzione tra il promontorio di Gaeta e Torre di Fico”(posta sul Monte d’Oro promontorio compreso nel più ampio Monte di Scauri), stabilendo, tra le altre, limitazioni perentorie e divieti per le attività di acquacoltura, sia in termini di allevamento di mitili che di specie ittiche, nell’area del Golfo di Gaeta;
b) la motivazione della scelta della DGR è supportata da fondamenti tecnico-scientifici inerenti la caratterizzazione dell’area stessa: “il bacino del Golfo di Gaeta, per conformazione geografica, racchiude la zona di mare antistante in modo da non assicurare un rapido ricambio delle acque in relazione all’apporto di inquinanti eutrofizzanti derivante dalla presenza nel Golfo di importanti attività portuali e dalla presenza di attività di rilevante entità di produzione ittica”, ed inoltre che: “l’apporto di nutrienti in particolare dell’azoto e del fosforo prodotti dagli impianti di molluschicoltura e di produzione ittica presenti nel Golfo di Gaeta è da considerare significativo e tale da far ritenere che possa esporre ad eutrofizzazione le acque marine del golfo”;
c) la DGR citata vieta "nuovi impianti di attività di mitilicoltura e piscicoltura o ampliamenti degli impianti esistenti” in tutta l'area sensibile e per “gli impianti esistenti e autorizzati allo svolgimento di attività di mitilicoltura e itticoltura sopra specificata, siti all’interno dell’area sensibile del Golfo di Gaeta, devono essere ricollocati fuori dall’area sensibile e posizionati in modo tale che le correnti non convoglino gli apporti inquinanti prodotti nella zona marina individuata come area sensibile";
Inoltre le istanze di concessione demaniale marittima finalizzate all’istallazione di impianti di acquacoltura per l’allevamento di mitili e per l’allevamento di specie ittiche, aventi ad oggetto aree marittime che seppur esterne, siano prospicenti o contigue all’Area sensibile del Golfo di Gaeta, devono essere integrate da documentazione tecnica atta a garantire, ai sensi delle prescrizioni della DGR. 116/2010, l’esclusione dal rischio che le correnti convoglino gli inquinanti prodotti dagli impianti medesimi all’interno dell’area sensibile;
Osservato che non si comprende come la sopracitata motivazione tecnico-scientifica valida per tutto il Golfo escluda una parte di esso, ovvero il tratto di mare compreso tra Monte d’Oro e la foce del Garigliano dell’area sensibile, nonostante tale parte sia bacino drenante del Garigliano e nonostante il tratto di mare antistante il Monte di Scauri sia indicato quale area marina di reperimento nella "Legge quadro sulle Arere Protette" n. 394/91 e Monte d'Oro ricada all'interno del Parco Naturae Suburbano di Gianola e Monte di Scauri in prossimità del quale viene ad essere ubicato l’im pianto di itticoltura in oggetto;
Considerato che:
1)la Cooperativa “La Marea” di Bacoli sta per essere autorizzata per un nuovo impianto di mitilicoltura in un tratto di mare prospiciente all'area sensibile e, in particolare, ubicata in quello antistante Monte D'Oro direzione Sud-Est antistante il litorale di Scauri;
2) nulla è dato sapere relativamente allo studio delle correnti e dell'inquinamento del Golfo (studio SAMOBIS) dato necessario, come espreso in premessa (punto c), per autorizzare l'impianto, e, in ogni caso, la DGR prevede che la realizzazione della mitilicoltura deve garantire che gli inquinanti non possano invadere l'area sensibile, ovvero, in questo caso, possono ben essere orientati dalle correnti nel tratto di mare compreso tra Monte D'Oro e la foce del Garigliano, ovvero sul Litorale di Scauri e quello di Marina di Minturno;
3)che durante il periodo estivo ogni giorno tutti coloro che desiderano bagnarsi sanno che devono farlo prima che arrivi l'onda di "inquinante sporcizia" da Formia verso Scauri, ovvero già oggi, soprattutto il tratto di mare adiacente a Monte d'Oro e verso il litorale di Scauri è investito da inquinanti più o meno evidenti che provengono dall'”Area Sensibile” individuata dalla sopracitata delibera regionale che, inoltre, non esclude di riversare su tale litorale anche possibili e futuri inquinanti derivanti da itticolture poste all’esterno dell'area sensibile, mettendo, in questo modo, in serio pericolo la balneabilità della costa di Scauri e Marina di Minturno;
4)che la Delibera Regionale e, in generale, la politica relativa alle concessioni marittime non tiene conto dei tratti di mare che insistono su litorali paesaggisticamente di notevole interesse (intendendo per “paesaggio” e , quindi, per bene paesaggistico la definizione data da ultimo dalla Convenzione Europea del Paesaggio firmata a Firenze il 1° ottobre 2000 e recepita nel D.Lgs 42/2004: “ Ai fini del presente codice per paesaggio si intende una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni. La tutela e la valorizzazione del paesaggio salvaguardano i valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie percepibili”);
5)che non vi è dubbio che tuta la fascia costiera del Comune di Minturno sia come litorale di ponente che di levante costituiscano un paesaggio da tutelare secondo la Convenzione Europea Sopracitata ovvero ai sensi del D.Lgs 42/2004 e in particolare lo è la zona di mare compresa tra Monte di Scauri, Monte D'Oro e il litorale ad esso adiacente in quanto costituisce storicamente un pesaggio assolutamente intrinseco all' "identità culturale" di Scauri come dimostrano sia la storia e le consuetudini locali, sia la tutela ai sensi della legge n.1947/39 “Protezione delle bellezze naturali” relativa a tutta la costa del Comune di Minturno sin dagli anni 50 e ribadita nei PTP, sia perchè comprensiva dell'area del Parco Regionale Naturale Suburbano di Gianola e Monte D'Oro, sia perché comprende lil tratto di mare reperibile ai sensi della legge 394/91 per la costituzione di un’area marina protetta, sia perchè i fondali di tale area sono ricchi di reperti archeologici in quanto tale tratto di mare era area portuale romana che serviva il nucleo abitativo noto come "Villa di Marco Emilio Scauro" e prima ancora come antica città di Pirae con la sua cinta di mura me-galitiche ancora evidenti;
6)non è possibile escludere gli impianti di mitilicoltura dalla valutazione di impatto ambientale e paesaggistico anche se ritenuti assimilati a quelli previsti dall’art. 149 del D.Lgs. n.42/2004 e, quindi, sottratti al regime di autorizzazioni paesaggistica (Cassazione Sez.3, n.43875 del 28/09/2004:la Suprema Corte ha ritenuto che le attività che si svolgono in ambienti acquatici, quali allevamenti ittici e gli impianti di per la coltura di mitili e molluschi, non posso essere comprese tra gli interventi inerenti l’esercizio dell’attività agro-silvo-pastorale, la quale, in quanto non comporti un’alterazione permanente dello stato dei luoghi , è sottratta al regime di autorizzazione paesaggistica);
7)che il reato di violazione dei beni culturali e paesaggistici individuato dal D.Lgs 42/2004 è un reato di “pericolo” e come tale si estende a tutte le procedure della P.A e non solo alla modificazione fattuali dei beni tutelati paesaggisticamente;
CHIEDONO:
A) al Ministro dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e il Turismo di sancire nei modi che riterrà opportuno che il tratto di mare che lambisce la costa del Comune di Mintur-no
(costa già paesaggisticamente tutelata per legge e in cui sono presenti oltre ai beni paesaggistici e di pregievole interesse ambientale già citati anche beni culturali e archeologici di rilevanza nazionale: Castrum Argenti, l'area archeologica di Minturnae , il ponte Borbonico del Garigliano,la foce del Garigliano già porto romano di Minturnae ecc.), sia esplicitamente tutelato fino ad un miglio dalla costa poiché unitamente alla fascia costiera medesima e al fiume Garigliano rappresenta un paesaggio omogeneo di notevole interesse, che intrinsecamente e storicamente esprime un’identità culturale percepibile dei luoghi e della popolazione del Comune di Minturno meritevole di salvaguardia;
B)Al Presidente della Regione Lazio di fare tutto quanto è in suo potere per:
1)negare le autorizzazioni in tutto il Golfo di Gaeta per nuovi impianti di itticoltura e molluscocoltura;
2)estendere l’area sensibile fino alla foce del Garigliano che è a sua volta bacino idrico tutelato dalla legge nazionale sulla tutela delle acque;
3)attivarsi al fine di istituire un'ampia riserva marina partendo dall’area reperibile di Monte di Scauri individuata come tale dalla legge 394/91;
C)Al Commissario Prefettizio del Comune di Minturno
1)di aderire con apposita delibera alla presente iniziativa e, in particolare, alla specifiche richieste al Ministro dei Beni Culturali e Paesaggistici e alla Regione Lazio;
2)di fare tutto quanto sia in suo potere per mettere a disposizione dei cittadini del Comune di Minturno gli atti relativi all’autorizzaione all’impianto di mitilicoltura della Cooperativa “La Marea” di Bacoli o di altri interventi ubicati sul litorale e nel tratto di mare antistante tutta la costa del Comune;
D) di essere informati nella persona del primo firmatario della presente delle iniziative messe in atto dalle autortà adite con la presente petizione;
Scauri 3 febbraio 2016
Con Osservanza
Valerio Francesco (primo firmatario)
Via Olivella 12 04028 Scauri (LT)