COMUNICATI
13 OTTOBRE 2023 - PROGRAMMA NAZIONALE TRIENNALE DELLA PESCA E DELL'ACQUACOLTURA - UNCI AGROALIMENTARE
Venerdì 13 ottobre dalle ore 11.00 e fino alle ore 13.00 si terrà una riunione a sostegno della categoria della pesca professionale presso l'Albergo Ristorante Teatro Romano sito poco prima del Garigliano e munito di ampio parcheggio.
I temi trattati riguarderanno la crisi del comparto dovuta al caro gasolio, la partecipazione dei pescatori alla raccolta di plastiche in mare, la presenza di delfini e del granchio blu, e altri argomenti che interessano la categoria.
Presiederà l'incontro il Presidente Nazionale di Unci Agroalimentare Gennaro Scognamiglio con la collaborazione del coordinatore locale Erminio Di Nora e il supporto di alcuni biologi. Si tratta di argomenti importanti per l'intera comunità e per l'ecosistema marino, ma soprattutto per la sopravvivenza del ceto peschereccio.
L'ingresso è libero e alla fine dell'incontro sarà offerto dall'Associazione Nazionale un buffet preparato per l'occasione dalle cucine del Ristorante Albergo Teatro Romano.
Invitiamo a partecipare gli Amministratori del Comune di Minturno e dei Comuni limitrofi quali San Cosma e Damiano, Castelforte, Formia, Spigno Saturnia e tutti coloro che hanno a cuore queste tematiche come le Associazioni e le Cooperative Sociali e Agroalimentari.
Vi aspettiamo numerosi per la tutela dell'ambiente e del futuro dei nostri figli.
LA SICCITÀ: UNA CONDANNA NON SOLO PER GLI AGRICOLTORI MA ANCHE PER I PESCATORI
Dal Nord al Sud Italia: bloom algali e moria di mitili e molluschi
Le vongole, le ostriche e le cozze nel Delta del Po soffrono per la siccità e il regolare flusso di acque dolci e salmastre salmastre.
E se a Goro i pescatori registrano già una microproliferazione algale fuori stagione, anche le orate di allevamento delle zone lagunari non vivono bene questa prolungata assenza di piogge.
A soffrire del Po in secca sono anche i pesci; l'Adriatico, infatti, è un bacino piccolo il cui ecosistema risente enormemente delle variazioni di apporto nutrienti e acqua dolce dal grande fiume. A risentire di più sono le alici e le sarde: essendoci meno nutrienti il rischio è di portarne sulle tavole pesci di taglie più piccole.
Un clima che cambia e che pesa sempre di più sulle produzioni ittiche in tutti i sensi.
E negli ultimi 10 anni abbiamo visto aumentare i danni del 40%, con punte del 100% per quelle realtà che hanno subito disastri immani per questi fenomeni. Un team di scienziati analizzando l'evoluzione di 70 mila fossili ha scoperto che i molluschi sono incredibilmente resistenti ai principali cambiamenti climatici degli ultimi 130 mila anni. Cozze e vongole, quindi potrebbero sopravvivere anche al riscaldamento globale di questi anni, ma intanto a occorre fare i conti con il caldo estivo del 2024.
Cosa fa la Politica?
AUMENTO DEL PETROLIO: E LA PESCA RESTA A SECCO
Siamo arrivati alla soglia dell’80% di aumento del gasolio per i pescherecci nell’arco di poco più di un anno, una cifra che induce molti pescatori a preferire di restare in porto piuttosto che prendere il mare con l’incertezza di coprire le spese.
Al Nuovo Governo Italiano chiediamo l’istituzione di un Tavolo di Confronto e di valutazione. Si potrebbe partire dal Golfo e dalle isole ponziane per accertare le reali condizioni in cui oggi vive il ceto peschereccio.
Inquinamento, delfini, predatori, furti di reti, pesca illegale, sono queste e altre le situazioni di grande disagio in cui crescere una famiglia.
Si rende sempre più necessario creare un bonus da destinare a ciascuno dei pescatori professionali imbarcati da almeno sei mesi; sgravarli dal pagamento di oneri eccessivi in collaborazione con le Amministrazioni Comunali.
Un’azione congiunta potrebbe essere recepita anche da altre località per far fronte Comune e richiedere al Nuovo Governo un reale sostegno.
Da Minturno parte questa proposta a sostegno della categoria e della possibilità che i pescatori possano proseguire nel loro lavoro senza rischiare di andare a fondo con i loro pescherecci.
Erminio Di Nora – Unci Agroalimentare – Unione Nazionale Cooperative Italiane
ACQUISTO NUOVI MOTORI: PROVINCIA DI CHIETI AL SECONDO BANDO 2022
E IL FLAG GOLFO DI GAETA E ISOLE PONZIANE?
Fino al 12 dicembre, gli armatori e i proprietari di imbarcazioni per la pesca artigianale, che siano residenti o abbiano sede legale/operativa in uno dei comuni costieri della provincia di Chieti, avranno la possibilità di ottenere un contributo massimo di 10mila euro per la sostituzione o l’ammodernamento di motori per la piccola pesca.
E’ una richiesta che dal Comune di Minturno è stata più volte rivolta al FLAG Golfo di Gaeta e Isole Ponziane mai recepita fino ad oggi.
L’avviso pubblico “1.C.2 - Eco-pescatori in rete. Azioni di miglioramento ambientale promosse da pescatori in rete”, si colloca nel piano di azione locale del Flag e, in particolare, contribuisce a realizzare l’obiettivo del “miglioramento della sostenibilità economica ed ambientale delle imprese del settore ittico con particolare attenzione alla pesca artigianale”. L’iniziativa, infatti, è volta a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’inquinamento dei pescherecci.
L’intensità di aiuto prevista per gli operatori della pesca artigianale è dell’80% della spesa ammissibile, i soggetti interessati potranno contare su un contributo massimo di 10 mila euro, a fronte di una spesa massima ammissibile pari a 12 mila e 500 euro.
Entrando nel dettaglio, l’azione prevede un sostegno economico per gli operatori della pesca costiera artigianale per la sostituzione o l’ammodernamento di motori principali o ausiliari per pescherecci di lunghezza fuori tutto fino a 12 metri, a condizione che il motore nuovo o modernizzato non abbia più capacità in kW rispetto al motore attuale.
E perché pur rappresentando la piccola pesca il 70% della flotta e degli addetti tra le Isole Ponziane e il Golfo di Gaeta passando per i Comuni di Minturno, Formia, Gaeta, Sperlonga, San Felice Circeo, Sabaudia, Fondi, Ponza, Ventotene, non si tiene conto di questa particolarità legata al rinnovo dei motori e conseguentemente alla sicurezza degli imbarcati?
APRILE: VIETATA LA PESCA DELLA TELLINA
PESCATORI PROFESSIONALI E SPORTIVI FERMI UN MESE
La pesca della tellina è vietata per tutto il mese di aprile. Così cita il comma 2) lettera b) dell’art. 6 del D.M. 22 Dicembre 2000.
Questo fermo nasce dall’esigenza di tutelare la risorsa tellina nel mese in cui la specie è in fase di riproduzione.
Il divieto, precisa la circolare del Ministero per le Politiche Agricole, deve valere non solo per i pescatori professionisti ma per tutte le categorie.
Infatti il rispetto del periodo di fermo esercitato soltanto da parte dei pescatori professionali non consentirebbe il raggiungimento della tutela totale della risorsa.
Nel Compartimento Marittimo di Gaeta le autorizzazioni professionali raggiungono la decina di unità mentre molti di più sono i pescatori sportivi che quotidianamente si vedono pescare lungo i nostri litorali con rastrelli a mano.
La maggior parte delle licenze ministeriali sono utilizzate a Minturno da pescatori che da generazioni si tramandano questo mestiere.
Malagisi, Conte, Alicandro, Papa, Ciufo, Conte, Di Girolamo, D’Onofrio, Romano, Vento, Corrente, queste e molte di più le famiglie minturnesi che hanno insegnato ad altri questa tipologia di pesca spingendosi verso i primi anni settanta fin dopo Foce Verde, Torvaianica, Fregene, Ostia e Civitavecchia.
Minturno ha una storia “sul mare” che purtroppo la politica ha troppo spesso dimenticato, come ad esempio valorizzare specie autoctone che sono sopravvissute al ripascimento con la breccia e all’inquinamento marino.
Il “vessillo” che identifica il Comune di Minturno potrebbe essere rappresentato proprio da una tellina.